lunedì 8 gennaio 2018

[Valutazione] "SCP-032-IT Haruspex" di Abadede



Nome dell'opera: SCP-032-IT Haruspex
Autore: Abadede
Genere:
Paranormale
Valutazione: primi 5 capitoli
Lettura: opera intera
Punteggio: 81/100

1) GRAMMATICA 20/25
Gli errori (tutti, tranne le segnalazioni sulla punteggiatura) verranno sommati. Il gruppo che comprenderà quelli di Sintassi sarà moltiplicato per 2, di Semantica per 1,5, di Ortografia per 1. Una volta ottenuto il risultato esso sarà arrotondato per eccesso e in decimi sottratto al punteggio pieno di 25. In questo modo si darà maggior peso agli errori di sintassi, a seguire a quelli di semantica, in coda gli errori di ortografia.

Commento
Ogni qualsivoglia errore rilevato non ha tendenzialmente minato così a fondo la linearità dell'opera. Nonostante abbia cercato di essere quanto più fiscale è possibile, non c'è stato qualcosa che in particolare ha reso incomprensibile il testo né sono emerse lacune nelle conoscenze pregresse dell'autore riguardo la nostra lingua. Alcune rilevazioni evidenziate possono certamente essere opinabili, ho però preferito inserirle tutte, in modo da poterne eventualmente discutere. Di seguito il dettaglio (utile per Abadede, gli altri sono esonerati e possono passare al punto successivo!)

Punteggio
Sintassi: 23 x 2 = 46
Semantica: 1 x 1,5 = 1,5
Ortografia: 2 x 1 = 2
Tot: 49,5 = -5 punti

- Sintassi (errori evidenziati in numero)
2
(pronome relativo troppo lontano dal soggetto cui si riferisce)
1 (sostituzione di una congiunzione in luogo di un pronome relativo con conseguente mancata subordinazione, che renderà errato il verbo adoperato)
4 (ridondanti ripetizioni con mancate sostituzioni adeguate sia di verbi che soggetti, all'interno di un medesimo periodo)
15 (uso improprio della "d" eufonica)
1 (uso scorretto di un tempo verbale in presenza di una proposizione condizionale che esprime possibilità e che quindi richiede un congiuntivo, anziché l'indicativo)

- Semantica (errori evidenziati in numero)
 1 (non contato) Nonostante non sia stata in grado di risalire ad una definizione completa del termine "amnesiaco", ho supposto dovesse necessariamente essere stato utilizzato in luogo di "amnesico", poiché nel testo veniva richiesto un "induttore di amnesia" e non una semplice qualifica della stessa. Ho storto il naso, ma l'ho passato per buono!
1 (per quanto abbia fatto ricerche approfondite sui "parafernalia", nulla ha potuto lasciare che passassi la loro presenza all'interno di SCP-O32-IT assieme al dedalo di ingranaggi. In questo contesto è auspicabile una spiegazione dell'autore)

- Ortografia (errori evidenziati in numero)
1 (refuso "in gradi" in luogo di "in grado")
1 (errore ortografico per "lamboidea" in luogo di "lambdoidea")
- Punteggiatura (segnalazioni evidenziate in numero)
15
(ridondante virgola adoperata prima di una congiunzione)
3 (mancata delimitazione di una proposizione subordinata tra due virgole con conseguente perdita di senso compiuto dell'intero periodo)
2 (mancato uso della virgola prima di una congiunzione avversativa)
1 (gradito un punto esclamativo in presenza di un'esclamazione)

2) LINEARITÀ DEL TESTO 24/30
Per ogni gruppo, verrà assegnato un punteggio in trentesimi, spiegato all'interno della valutazione. La somma del punteggio di ogni gruppo corrisponderà al voto finale per questo parametro.

- Coerenza interna 9/10
La brevità dei capitoli mi ha permesso di leggere l'opera interamente, anche se ho operato solo sulle prime 5 parti, per quanto riguarda il parametro "grammatica".
Si evince un accurato studio pregresso, che rende coerente ogni minimo dettaglio spiegato all'interno dei "documenti". Ho rilevato un'unica piccola pecca. La descrizione dell'haruspex ci informa che esso possiede giunti cardanici a rendere "fine" la portata dei suoi movimenti. Supponendo l'esistenza dello stesso aruspice, antecedente di almeno 4 secoli la nascita dei suddetti giunti (III sec a.C.), ci troviamo di fronte ad una incongruenza temporale, a meno di non dare esplicita indicazione al lettore che quegli specifici "legamenti" siano stati "inventati" da altri haruspex, ancor prima che l'uomo potesse metterci mano 300 anni prima di Cristo o comunque nel Sedicesimo secolo ad opera di Cardano.
Ogni altro rilievo fatto sull'opera ha dato il medesimo risultato: vi è un grande rispetto per l'epoca storica da cui si è attinto.
Tendenzialmente molto buona l'idea, che viene fatta combaciare con la nostra realtà quasi fosse un prolungamento della stessa.
Il testo è ampiamente comprensibile e appare evidente quanto l'autore sia riuscito nell'intento.

- Capacità espressiva 10/10
Non vi è una narrazione vera e propria. I testi sono brevi, informativi, utili. La possibilità di rilevare una qualche tipologia di emozione proviene soprattutto dalle trascrizioni delle interviste.
Il  paradosso creato dall'autore è quello di essere riuscito a "umanizzare" l'umanoide, invece delle persone che hanno avuto a che fare con lui.
Vengono a galla emozioni quali curiosità, strazio, esitazione, urgenza in SCP-032-IT, sensazioni che non fanno altro che appassionare il lettore alla sua storia. Contemporaneamente è presente un'assoluta e spietata mancanza di empatia da parte del Dottor Bellini che lo ha in studio. Quest'ultimo, infatti, non solo adopererà altri esseri umani quali cavie (nemmeno anestetizzate localmente) per condurre i suoi esperimenti, ma annoterà come un semplice dato il fatto che altri esseri viventi possano soffrire (vedi l'episodio dell'uccelletto).
L'unico sentimento, che scuote profondamente il rappresentate umano in questa storia, è quello dell'impotenza di fonte alla consapevolezza di non potere agire su se stesso e il proprio destino, oltreché la volontà di sfuggire al mero dolore fisico. Pavidità, timore, debolezza.
La volontà (se c'era) da parte di Abadede di rendere la nostra razza un genere assolutamente smidollato e senza contenuto emotivo è emersa in modo prepotente. Chi "vince" in questa storia è colui che fa ciò per cui è nato: l'haruspex.

- Definizione dello stile 5/10
Lo stile non è particolarmente convolgente. Per quanto abbia apprezzato il contenuto, non sono stata soddisfatta della modalità con cui sono stati riempiti i documenti.
Avrei preferito, se possibile, uno schema di scrittura ancor più crudo, completamente svestito di ogni qualsivoglia umanità.
Lo stile documentaristico richiede un'ufficialità che non ho affatto rilevato, ma indipendentemente dal gusto personale, dell'autore ho appreso davvero poco in questo testo. Avrebbe quindi potuto scriverlo chiunque, compilandolo quasi fosse una semplice scheda riepilogativa. In questo risiede la maggior carenza stilistica.

3) CONTENUTO  22/25
Cercherò di assegnare un punteggio quantomai coerente con uno dei quattro gruppi sopraccitati. Una volta assegnato un gruppo (Scarso, Sufficiente, Buono, Eccellente), segnalerò le motivazioni per attribuire un punteggio piuttosto che un altro all'interno del range di riferimento. Il numero che verrà fuori sarà il risultato di un'analisi, per quanto possibile, oggettiva. 


- Eccellente
Il contenuto c'è, si vede e sente.
Ambientazione
Nonostante i pochissimi dettagli concessi, risulta molto semplice crearsi un'immagine mentale del luogo in cui si svolgono i fatti di volta in volta. I laboratori asettici della Fondazione sono stanze vuote, contenitive, neutre. Il lettore non ha bisogno d'altro, dato che l'attenzione è stata focalizzata soprattutto sull'aruspice.
Descrizione personaggiIl "protagonista", centro focale attorno a cui ruota tutta la storia, è stato descritto in modo impeccabile. Ha sicuramente aiutato lo stile documentaristico di cui si è precedentemente detto. Ciò però ha concesso la visualizzazione completa delle forme fisiche, dei movimenti e (come accennato nel parametro "capacità espressiva") della personalità dello stesso. Di tutti gli altri personaggi (il Dottore in particolare) emergono solamente le emozioni (per la maggior parte negative). Non c'è un volto per nessuno di essi, non c'è un'età, non c'è connotazione fisica. Tali mancanze non fanno altro che evidenziare gli aspetti più importanti cui prestare attenzione accendendo un grosso faro solo e soltanto sull'essenziale.
Emotività
L'utilissima scelta di elargire dettagli un po' alla volta ha permesso all'autore di instillare la giusta curiosità nel lettore, che legge ogni capitolo con la voglia di scoprire cosa effettivamnete accadrà. Tale stratagemma, ben congegnato e funzionante, aiuta anche ad assorbire nel modo giusto ciò che sarà la scoperta ultima e la consapevolezza che ne scaturirà.
Narrazione e azioneBuona la narrazione dei fatti, nulla manca al completamento della storia. L'azione è ben delineata, accattivante quanto basta. Ho rilevato delle pecche nel capitolo dedicato al diario di recupero della statua. Per quanto utile ai fini della storia, non l'ho trovato credibile. Pessima la modalità di condivisione delle emozioni e impossibile credere a quel che si possa annotare in modo tanto esplicito. Per definizione un diario è personale, non si rivolge a qualcuno in particolare e dovrebbe raccogliere appunti cui rifarsi successivamente. Le esclamazioni così tanto indignate hanno abbassato di molto il livello di credibilità del ruolo del diario stesso. Avrei suggerito piuttosto delle intercettazioni ambientali successive da parte della Fondazione. D'altro canto, l'indignazione del ricercatore subentra quando già degli agenti si attivano per i routinari sopralluoghi a valutazione dell'Haruspex; non sarebbe stato troppo complicato per loro installare cimici nei luoghi di lavoro o comunque (conoscendone lo stile) un marcatore sottopelle sul ricercatore stesso.
Lo scivolone sopra descritto non mi permette di assegnare punteggio pieno.

4) COMMENTO PERSONALE 15/20 

Fossimo al liceo, il mio voto sarebbe un 7 e mezzo.
In questo ambito posso scrivere ciò che cattura la mia attenzione a prescindere dai parametri oggettivi. Ebbene, nonostante non abbia riscontrato particolari carenze, nonostante la mia attenzione sia stata catturata, nonostante tutti i parametri ben rispettati, SCP-032-IT Haruspex non mi ha particolarmente entusiasmata. Insomma non all'eccesso. Sì, il prodotto è buono. Ok, è scorrevole e accattivante a tratti, ma sento che manca qualcosa.
Ciò che maggiormente ha contribuito a questo voto è stata la brusca caduta di stile del capitolo diaristico. Troppo forzato, per nulla spontaneo... chi scriverebbe mai su un diario personale, che raccoglie informazioni lavorative, frasi così tanto colloquiali. Ho cercato di immedesimarmici, ma nulla mi spingerebbe a imprecare, fare battute, indignarmi a tal punto da scriverlo.
L'opinione è puramente personale, quindi certamente sbagliata per qualcun altro. So però che quell'interruzione brusca mi ha letteralmente spinto fuori a gomitate dall'atmosfera che si stava creando durante la lettura. E me ne dispiace. Non sono riuscita a farmene una ragione. Ho letto tutta l'opera con interesse e, a parte quello scivolone, non ho altro da aggiungere di personale, se non al caro Abadede di continuare a scrivere.
In bocca al lupo!

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