venerdì 6 marzo 2015

Cafè Littéraire ...portami via!

La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.
(Charles Darwin)


Quando ho intrapreso il "viaggio" del Cafè Littéraire, ho immaginato fin da principio come instaurare le collaborazioni che sarebbero venute con il tempo. Ho sempre cercato animi affini, persone con le quali è stato bello intavolare un dialogo, contrapporre delle idee.
Mai avrei immaginato di incontrare persone non solo piene di cosedadire, valoridacondividere e ideedaregalare, ma anche affascinanti nel senso più arcaico del termine. Da fascĭnum che significa amuleto: con ad-fascĭnare si vuole in effetti intendere "incantare", "ammaliare", "stregare"!
E' così! Le donne che ho avuto il piacere di ospitare hanno esercitato su di me un fascino, prima mentale, poi caratteriale e personale che mi ha spinto più che mai a sentirmi grata di esser stata così fortunata per la loro serietà.
Assieme a cotanta virtù oggi accosto la più nobile delle qualità. Quella della serenità! Silvia è entrata nella mia vita con una delicatezza pari solo a quella delle mie gatte. E' una donna che ispira fiducia perché fondamentalmente ne dà. C'è una dote che spicca protagonista quando si parla di lei... lei è pura! Pura come sanno esserlo gli animali in tutte le loro splendide manifestazioni. E come loro è completamente scevra da ogni qualsiasi pensiero, emozione, sensazione, sentimento negativo.
Silvia è una donna che parla di animali, aiuta gli animali e ne comprende i misteri!
L'orgoglio che mi incrina la voce (lo sentireste se parlassi, ovviamente) è dato dal fattto che con lei condivido una passione forte che ci ha portato a camminare fianco a fianco lungo il sentiero della felinità! E' non solo una amica, ma anche la co-coordinatrice del progetto True Feline good Blog che portiamo avanti da quasi un anno. Avere l'opportunità di conoscerla nei "dietro le quinte" dei nostri post è stato forse il miglior regalo che il mondo della blogosfera ha potuto regalarmi. A lei solo grazie!
Io però l'ho invitata per un ennesimo motivo! Non smette mai di stupire perché di appassionato possiede anche la dote culinaria... eh, beh, avrei mai potuto farmi mancare lo stuzzichino di metà mattina? Per niente al mondo!
Direttamente dalla sua Pasticceria portami via! la Torta di rose è tutta per gli ospiti di questo salottino... correte a gustarne una fetta! Non prima di aver spulciato per benino il frammento letterario che ho scelto per voi. Di Luis Sepùlveda da Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, un pezzettino di vita che insegna quanto possa essere semplice amare non solo chi è diverso per colore, piume e peli, ma anche cuore, mente e razza!
Buona lettura!

Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana, una bella gabbiana. Non ti abbiamo contradetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall'uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l'affetto tra esseri completamente diversi.

Da Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, di Luis Sepùlveda