Nome dell'opera: Destini incrociati
Autore: ClaudiaFlour96
Genere: Amore
Valutazione: primi 5 capitoli
Lettura: primi 10 capitoli
Punteggio: 46/100
Autore: ClaudiaFlour96
Genere: Amore
Valutazione: primi 5 capitoli
Lettura: primi 10 capitoli
Punteggio: 46/100
1) GRAMMATICA -/25
Gli errori (tutti, tranne le segnalazioni sulla punteggiatura) verranno sommati. Il gruppo che comprenderà quelli di sintassi sarà moltiplicato per 2, di semantica per 1,5, di ortografia per 1. Una volta ottenuto il risultato esso sarà arrotondato per eccesso e in decimi sottratto al punteggio pieno di 25. In questo modo si darà maggior peso agli errori di sintassi, a seguire a quelli di semantica, in coda gli errori di ortografia.
Gli errori (tutti, tranne le segnalazioni sulla punteggiatura) verranno sommati. Il gruppo che comprenderà quelli di sintassi sarà moltiplicato per 2, di semantica per 1,5, di ortografia per 1. Una volta ottenuto il risultato esso sarà arrotondato per eccesso e in decimi sottratto al punteggio pieno di 25. In questo modo si darà maggior peso agli errori di sintassi, a seguire a quelli di semantica, in coda gli errori di ortografia.
Commento
La preponderanza degli errori si è rilevata nella sintassi. In particolare l'altalenanza non sempre elegante dell'uso dei tempi verbali ha reso il fluire della storia sinceramente spiacevole. Un'armonia di fondo dei modi e tempi verbali è necessaria quando si racconta una storia e si vuole inviare un messaggio al lettore.
Ho rilevato un "parlato nel parlato" scorretto da un punto di vista formale. L'espediente di riportare frasi dialogiche all'interno di un discorso diretto è stato quanto mai pesante.
I refusi sono tendenzialmente pochi a confronto. Alcune imprecisioni semantiche non hanno aiutato a comprendere appieno alcuni passaggi nel testo.
La punteggiatura è povera e mal adoperata. Necessarie pause sarebbero auspicabili, mentre alcune altre richiederebbero segni di interpunzione differenti rispetto a quelli adoperati. Complessivamente, se si rispolverassero le basi della narrazione e nello specifico ci si appropriasse dell'utilissimo discorso indiretto libero, sono certa che si sopperirebbe agli errori macroscopici. In questo modo il testo scorrerebbe veloce, fluido, lasciando emergere anche il più profondo significato che porta con sé.
Di seguito il dettaglio.
La preponderanza degli errori si è rilevata nella sintassi. In particolare l'altalenanza non sempre elegante dell'uso dei tempi verbali ha reso il fluire della storia sinceramente spiacevole. Un'armonia di fondo dei modi e tempi verbali è necessaria quando si racconta una storia e si vuole inviare un messaggio al lettore.
Ho rilevato un "parlato nel parlato" scorretto da un punto di vista formale. L'espediente di riportare frasi dialogiche all'interno di un discorso diretto è stato quanto mai pesante.
I refusi sono tendenzialmente pochi a confronto. Alcune imprecisioni semantiche non hanno aiutato a comprendere appieno alcuni passaggi nel testo.
La punteggiatura è povera e mal adoperata. Necessarie pause sarebbero auspicabili, mentre alcune altre richiederebbero segni di interpunzione differenti rispetto a quelli adoperati. Complessivamente, se si rispolverassero le basi della narrazione e nello specifico ci si appropriasse dell'utilissimo discorso indiretto libero, sono certa che si sopperirebbe agli errori macroscopici. In questo modo il testo scorrerebbe veloce, fluido, lasciando emergere anche il più profondo significato che porta con sé.
Di seguito il dettaglio.
Punteggio
Sintassi: 101 x 2 = 202
Semantica: 10 x 1,5 = 15
Ortografia: 38 x 1 = 38
Tot: 255 = - 25 punti
Sintassi: 101 x 2 = 202
Semantica: 10 x 1,5 = 15
Ortografia: 38 x 1 = 38
Tot: 255 = - 25 punti
- Sintassi (errori evidenziati in numero) 5 (brusco cambiamento dei tempi verbali all'interno della narrazione)
1 (il segno di interpunzione precedente al periodo rende la frase sconclusionata da un punto di vista strettamente sintattico. Periodo impossibile: composto da sole subordinate e mancante di reggente)
1 (aggiunta di una particella pronominale di troppo)
10 (ridondante ripetizione a distanza troppo ravvicinata e mancata sostituzione adeguata)
1 (il fluire della narrazione è interrotto dalla presenza del discorso diretto, pur in mancanza di reale dialogo)
33 (uso improprio della "d" eufonica)
2 (mancata consecutio tra verbi)
7 (errore in un tempo verbale)
1 (mancata concordanza dei tempi verbali uniti da una congiunzione coordinante all'interno della narrazione)
1 (frase priva di significato)
13 (errore per "si" in luogo di "sì") (cap 1-2-3)
1 (preposizione di troppo)
4 (scorretta collocazione di circonclocuzioni del pensato all'interno della narrazione)
1 (scorretto accostamento di due congiunzioni)
1 (mancata consecutio tra verbi ed errore nella formulazione di una proposizione oggettiva)
2 (ingiustificabile ed errata virgola a dividere il soggetto dal suo predicato)
3 (uso improprio di un pronome diretto/particella pronominale atona)
1 (accostamento improprio di due avverbi)
1 (preposizione scorretta a introduzione di un complemento)
1 (mancata concordanza di genere in un pronome e il termine cui si riferisce, con conseguente mancata concordanza di genere del participio passato del verbo utilizzato per riferirsi al costrutto)
1 (mancata contemporaneità in luogo di una proposizione temporale che esprime effettivamente tale costrutto)
2 (mancato uso del corsivo per termini di lingue straniere e termini medici)
1 (proposizione relativa superflua)
1 (particella pronominale mancante)
2 (mancata concordanza tra termini per numero e genere)
1 (mancata concordanza tra soggetto e verbo)
1 (congiunzione di troppo)
1 (mancata concordanza di genere)
1 (mancata concordanza nella narrazione in riferimento al racconto di se stessi in terza persona)
1 (il segno di interpunzione precedente al periodo rende la frase sconclusionata da un punto di vista strettamente sintattico. Periodo impossibile: composto da sole subordinate e mancante di reggente)
1 (aggiunta di una particella pronominale di troppo)
10 (ridondante ripetizione a distanza troppo ravvicinata e mancata sostituzione adeguata)
1 (il fluire della narrazione è interrotto dalla presenza del discorso diretto, pur in mancanza di reale dialogo)
33 (uso improprio della "d" eufonica)
2 (mancata consecutio tra verbi)
7 (errore in un tempo verbale)
1 (mancata concordanza dei tempi verbali uniti da una congiunzione coordinante all'interno della narrazione)
1 (frase priva di significato)
13 (errore per "si" in luogo di "sì") (cap 1-2-3)
1 (preposizione di troppo)
4 (scorretta collocazione di circonclocuzioni del pensato all'interno della narrazione)
1 (scorretto accostamento di due congiunzioni)
1 (mancata consecutio tra verbi ed errore nella formulazione di una proposizione oggettiva)
2 (ingiustificabile ed errata virgola a dividere il soggetto dal suo predicato)
3 (uso improprio di un pronome diretto/particella pronominale atona)
1 (accostamento improprio di due avverbi)
1 (preposizione scorretta a introduzione di un complemento)
1 (mancata concordanza di genere in un pronome e il termine cui si riferisce, con conseguente mancata concordanza di genere del participio passato del verbo utilizzato per riferirsi al costrutto)
1 (mancata contemporaneità in luogo di una proposizione temporale che esprime effettivamente tale costrutto)
2 (mancato uso del corsivo per termini di lingue straniere e termini medici)
1 (proposizione relativa superflua)
1 (particella pronominale mancante)
2 (mancata concordanza tra termini per numero e genere)
1 (mancata concordanza tra soggetto e verbo)
1 (congiunzione di troppo)
1 (mancata concordanza di genere)
1 (mancata concordanza nella narrazione in riferimento al racconto di se stessi in terza persona)
- Semantica (errori evidenziati in numero)
1 (frase scorretta da un punto di vista semantico)
4 (imprecisione semantica)
2 (uso improprio del significato di un verbo)
1 (ridondante ripetizione semantica)
2 (uso improprio del significato di un termine)
4 (imprecisione semantica)
2 (uso improprio del significato di un verbo)
1 (ridondante ripetizione semantica)
2 (uso improprio del significato di un termine)
- Ortografia (errori evidenziati in numero)
8 (refuso, c'è uno spazio di troppo)
16 (errore ortografico per "E' " in luogo di "È")
1 (errore ortografico per "su' " in luogo di "su")
2 (refuso, c'è un punto di troppo o di meno)
5 (refuso, ".." in luogo dei tre canonici punti di sospensione)
1 (refuso per "una certo" in luogo di "un certo")
1 (refuso, mancano le virgolette di apertura del discorso diretto)
2 (manca una maiuscola)
1 (errore ortografico per "puois" in luogo di "pois")
1 (errore ortografico per "bajour" in luogo di "abat-jour")
16 (errore ortografico per "E' " in luogo di "È")
1 (errore ortografico per "su' " in luogo di "su")
2 (refuso, c'è un punto di troppo o di meno)
5 (refuso, ".." in luogo dei tre canonici punti di sospensione)
1 (refuso per "una certo" in luogo di "un certo")
1 (refuso, mancano le virgolette di apertura del discorso diretto)
2 (manca una maiuscola)
1 (errore ortografico per "puois" in luogo di "pois")
1 (errore ortografico per "bajour" in luogo di "abat-jour")
- Punteggiatura
(non ho amato la doppia punteggiatura a chiusura dei discorsi
diretti. Per quanto in alcune edizioni utilizzata, trovo sia un nonsense
nei termini. Un punto interrogativo è un punto interrogativo e
conclude quella determinata frase con una domanda. Che senso ha
chiudere la domanda con un punto fermo?)
(la scorretta collocazione delle virgole impedisce il fluire della lettura)
(aggiunta di esclamazioni dove non necessario)
(mancanza di punteggiatura adeguata all'interno della narrazione)
(la scorretta collocazione delle virgole impedisce il fluire della lettura)
(aggiunta di esclamazioni dove non necessario)
(mancanza di punteggiatura adeguata all'interno della narrazione)
2) LINEARITÀ DEL TESTO 15/30
Per ogni gruppo, verrà assegnato un punteggio in decimi, spiegato all'interno della valutazione. La somma del punteggio di ogni gruppo corrisponderà al voto finale per questo parametro.
Per ogni gruppo, verrà assegnato un punteggio in decimi, spiegato all'interno della valutazione. La somma del punteggio di ogni gruppo corrisponderà al voto finale per questo parametro.
- Coerenza interna 7/10
Il testo è coerente anche se c'è qualche scivolone ingiustificato, soprattutto da un punto di vista emotivo/psicologico. La storia si incentra su due personaggi (Richard, un uomo di mezza età – forse anche più vecchio – italiano trapiantato negli Stati Uniti, divorziato, che vive da solo in un appartamento molto grande; Sofia, una giovane trentenne italiana, da qualche settimana trasferitasi a New York per motivi di salute), sulla nascita della loro amicizia e in parallelo racconta dell'amore ormai finito tra Sofia stessa e quello che sembra essere stato l'uomo della sua vita fino a qualche mese prima. Quest'ultimo racconto viene condiviso in forma diaristica: è Sofia che concede a Richard di leggere il diario che lei stessa teneva da ragazzina, in modo che questi comprenda a fondo il legame che ella aveva instaurato e costruito con il suo Michele.
Ciò che appare maggiormente incoerente da un punto di vista psicolgico è la subitanea fiducia che si instaura tra i protagonisti. Dopo solo qualche giorno dal loro primo incontro, i due sembrano già avere gettato le basi per una più che profonda amicizia, tanto che dopo qualche settimana Richard stesso chiederà a Sofia di trasferirsi da lui (?), proposta che verrà formalmente accettata dalla giovane poco dopo. La ragazza soffre di un disturbo cardiaco e deve operarsi nel giro di qualche mese, e pare proprio che Richard voglia solo prendersi cura di lei, in un inatteso e inspiegabile moto di umanità difficilmente comprensibile dopo una lettura tanto breve. Insomma, dinamiche altamente improbabili da un punto di vista strettamente logico.
C'è una totale mancanza di diffidenza per questo sconosciuto. Sofia, senza alcuna remora e dopo solo qualche mese, in un paese straniero, si appoggia sia fisicamente, che moralmente a questo uomo senza provare alcuna paura.
Nonostante la storia si incentri – a partire dal quarto capitolo, in cui cambia il POV – sulla vita e sul passato di Sofia, il punto di vista narrante della storia portante, o quanto meno quella a cornice, strutturata nel "presente", appartiene a Richard.
Il testo è coerente anche se c'è qualche scivolone ingiustificato, soprattutto da un punto di vista emotivo/psicologico. La storia si incentra su due personaggi (Richard, un uomo di mezza età – forse anche più vecchio – italiano trapiantato negli Stati Uniti, divorziato, che vive da solo in un appartamento molto grande; Sofia, una giovane trentenne italiana, da qualche settimana trasferitasi a New York per motivi di salute), sulla nascita della loro amicizia e in parallelo racconta dell'amore ormai finito tra Sofia stessa e quello che sembra essere stato l'uomo della sua vita fino a qualche mese prima. Quest'ultimo racconto viene condiviso in forma diaristica: è Sofia che concede a Richard di leggere il diario che lei stessa teneva da ragazzina, in modo che questi comprenda a fondo il legame che ella aveva instaurato e costruito con il suo Michele.
Ciò che appare maggiormente incoerente da un punto di vista psicolgico è la subitanea fiducia che si instaura tra i protagonisti. Dopo solo qualche giorno dal loro primo incontro, i due sembrano già avere gettato le basi per una più che profonda amicizia, tanto che dopo qualche settimana Richard stesso chiederà a Sofia di trasferirsi da lui (?), proposta che verrà formalmente accettata dalla giovane poco dopo. La ragazza soffre di un disturbo cardiaco e deve operarsi nel giro di qualche mese, e pare proprio che Richard voglia solo prendersi cura di lei, in un inatteso e inspiegabile moto di umanità difficilmente comprensibile dopo una lettura tanto breve. Insomma, dinamiche altamente improbabili da un punto di vista strettamente logico.
C'è una totale mancanza di diffidenza per questo sconosciuto. Sofia, senza alcuna remora e dopo solo qualche mese, in un paese straniero, si appoggia sia fisicamente, che moralmente a questo uomo senza provare alcuna paura.
Nonostante la storia si incentri – a partire dal quarto capitolo, in cui cambia il POV – sulla vita e sul passato di Sofia, il punto di vista narrante della storia portante, o quanto meno quella a cornice, strutturata nel "presente", appartiene a Richard.
- Capacità espressiva 4/10
Così come i fatti narrati, anche le emozioni che appaiono vengono elencate quasi come fossero contenute in un catalogo informativo. Si parla di sofferenza (si riesce a sentirne la presenza, poiché alcuni accadimenti riescono francamente a evocarne il peso), si fa chiara menzione al sacrificio personale, ma c'è ampio spazio anche per il rammarico, per la spensieratezza, per il batticuore. C'è tanto materiale condiviso in modo inesperto. Si riscontra una difficoltà di base anche solo nel tentativo di immedesimarsi nei personaggi.
Così come i fatti narrati, anche le emozioni che appaiono vengono elencate quasi come fossero contenute in un catalogo informativo. Si parla di sofferenza (si riesce a sentirne la presenza, poiché alcuni accadimenti riescono francamente a evocarne il peso), si fa chiara menzione al sacrificio personale, ma c'è ampio spazio anche per il rammarico, per la spensieratezza, per il batticuore. C'è tanto materiale condiviso in modo inesperto. Si riscontra una difficoltà di base anche solo nel tentativo di immedesimarsi nei personaggi.
- Definizione dello stile 4/10
Lo stile è francamente acerbo. Gli accadimenti vengono raccontati in modo estremamente semplice e così come sono, oserei narrati quasi in stile documentaristico; nessuna specifica azione possiede fascino e la sensazione trasmessa è di potente mancanza. Manca pepe, manca sale, manca l'intonazione adatta a comprendere gli intenti dell'autrice.
Basti notare quanto, anche in presenza di un racconto nel racconto, l'autrice perferisca riportare il discorso diretto occorso tra i suoi personaggi, anziché stilisticamente rifersi a un più fluido discorso indiretto (o indiretto libero) attraverso cui avvicinarsi al lettore con maggior flessuosità.
Lo stile è francamente acerbo. Gli accadimenti vengono raccontati in modo estremamente semplice e così come sono, oserei narrati quasi in stile documentaristico; nessuna specifica azione possiede fascino e la sensazione trasmessa è di potente mancanza. Manca pepe, manca sale, manca l'intonazione adatta a comprendere gli intenti dell'autrice.
Basti notare quanto, anche in presenza di un racconto nel racconto, l'autrice perferisca riportare il discorso diretto occorso tra i suoi personaggi, anziché stilisticamente rifersi a un più fluido discorso indiretto (o indiretto libero) attraverso cui avvicinarsi al lettore con maggior flessuosità.
3) CONTENUTO 15/25Cercherò di
assegnare un punteggio quantomai coerente con uno dei quattro
gruppi sopraccitati. Una volta assegnato un gruppo (Scarso,
Sufficiente, Buono, Eccellente), segnalerò le motivazioni per
attribuire un punteggio piuttosto che un altro all'interno del range
di riferimento. Il numero che verrà fuori sarà il risultato di
un'analisi, per quanto possibile, oggettiva.
- Buono
Il contenuto è buono, contiene cioè tutti i parametri utili alla narrazione presentati in modo abbastanza coerente da permettere al lettore di comprenderne le dinamiche.
AmbientazioneNon fosse stato scritto che la città in cui è ambientata la storia è New York, probabilmente il lettore non si sarebbe minimamente soffermato a immaginarne le vie, i monumenti e le attrazioni più importanti. D'altro canto non si dice di questa città che il suo nome e se ne menziona un solo locale in particolare. Nel flashback diaristico è molto ben delineata Londra, anche in questo caso solo in modo informativo, manchevole pertanto di quello emotivo/emozionale legato alla città stessa.
Descrizione personaggi
A parte la diafana figura che è quella di Sofia e gli occhi celesti e capelli chiari di Michele, non conosciamo altro. Non è facile riuscire a visualizzare i volti dei personaggi. Dello stesso Richard non sappiamo immaginarne stazza, andatura, connotati fisici, ma anche e forse soprattutto le verità psicolgiche di quell che dovrebbe essere uno dei protagonisti. Non si è approfondita la personalità di ognuno, ma si è tentati di dedurla solo attraverso le loro azioni, che seppur semplici nel loro accadimento, riescono comunque a dare un'idea di massima dei caratteri.
Emotività
Credo che questo sia il parametro, riguardante il contenuto, più carente. Il solo fatto di elencare azioni e reazioni dei personaggi non è bastato a personalizzarli ed empaticamente ad affezionarcisi. Il contenuto in tal senso non è parso sufficiente.
Narrazione e azione
La narrazione è affidata prevalentemente al discorso diretto. È proprio attraverso i lunghi dialoghi tra Richard e Sofia che il lettore acquisice la maggior parte delle informazioni. Il divorzio di Richard, il tradimento di sua moglie, il viaggio e la borsa di studio di Sofia, la sua malattia, il suo ricordo di Michele. Incontriamo anche la fiamma di Richard, Miriam, attraverso i raccondi della quale vieniamo addirittura portati in Africa, e comunque in giro per il mondo alla scoperta del suo lavoro e della sua passione per i viaggi. Nei capitoli prettamente diaristici è Sofia a scrivere in prima persona, parlando della sua vacanza studio a Londra, dello studio, delle amicizie, quindi di Michele e delle prime frequentazioni con quest'ultimo. Sono tante le informazioni acquisite, così come sono tante le strade che l'autrice potrebbe percorrere approfondendo ogni singolo dettaglio. Piacevole leggere una così alta varietà di accadimenti, in un tempo del racconto comunque relativamente molto breve.
Il contenuto è buono, contiene cioè tutti i parametri utili alla narrazione presentati in modo abbastanza coerente da permettere al lettore di comprenderne le dinamiche.
AmbientazioneNon fosse stato scritto che la città in cui è ambientata la storia è New York, probabilmente il lettore non si sarebbe minimamente soffermato a immaginarne le vie, i monumenti e le attrazioni più importanti. D'altro canto non si dice di questa città che il suo nome e se ne menziona un solo locale in particolare. Nel flashback diaristico è molto ben delineata Londra, anche in questo caso solo in modo informativo, manchevole pertanto di quello emotivo/emozionale legato alla città stessa.
Descrizione personaggi
A parte la diafana figura che è quella di Sofia e gli occhi celesti e capelli chiari di Michele, non conosciamo altro. Non è facile riuscire a visualizzare i volti dei personaggi. Dello stesso Richard non sappiamo immaginarne stazza, andatura, connotati fisici, ma anche e forse soprattutto le verità psicolgiche di quell che dovrebbe essere uno dei protagonisti. Non si è approfondita la personalità di ognuno, ma si è tentati di dedurla solo attraverso le loro azioni, che seppur semplici nel loro accadimento, riescono comunque a dare un'idea di massima dei caratteri.
Emotività
Credo che questo sia il parametro, riguardante il contenuto, più carente. Il solo fatto di elencare azioni e reazioni dei personaggi non è bastato a personalizzarli ed empaticamente ad affezionarcisi. Il contenuto in tal senso non è parso sufficiente.
Narrazione e azione
La narrazione è affidata prevalentemente al discorso diretto. È proprio attraverso i lunghi dialoghi tra Richard e Sofia che il lettore acquisice la maggior parte delle informazioni. Il divorzio di Richard, il tradimento di sua moglie, il viaggio e la borsa di studio di Sofia, la sua malattia, il suo ricordo di Michele. Incontriamo anche la fiamma di Richard, Miriam, attraverso i raccondi della quale vieniamo addirittura portati in Africa, e comunque in giro per il mondo alla scoperta del suo lavoro e della sua passione per i viaggi. Nei capitoli prettamente diaristici è Sofia a scrivere in prima persona, parlando della sua vacanza studio a Londra, dello studio, delle amicizie, quindi di Michele e delle prime frequentazioni con quest'ultimo. Sono tante le informazioni acquisite, così come sono tante le strade che l'autrice potrebbe percorrere approfondendo ogni singolo dettaglio. Piacevole leggere una così alta varietà di accadimenti, in un tempo del racconto comunque relativamente molto breve.
4) COMMENTO PERSONALE 16/20
Il mio voto è un 8.
Ammetto di avere assegnato un voto di incoraggiamento. Attraverso la lettura di questo testo mi è arrivata forte l'intenzione dell'autrice: è emersa la sua volontà di raccontare una storia autentica, sentita, vissuta... e proprio perché non segue il filo della convenzionale narrazione romantica, c'è un'idea di base originale che mi è piaciuta molto.
Certo, il testo non possiede una struttura grammaticale di base che ho apprezzato particolarmente, ma ho riscontrato grande cuore in questa condivisione. Cuore che ho deciso di tentare di valorizzare per quanto questo Cafè me lo conceda.
È indubbio che ci sia da lavorare per "aggiustare il tiro", per rendersi comprensibili, forti anche nella narrazione spontanea. Maturare dal punto di vista stilistico e studiare tante piccole regole utili a rendere il nostro testo degno di essere letto da tutti.
Io naturalmente non posso che augurare il meglio a ClaudiaFlour96, sperando di leggere presto una revisione fatta a regola d'arte e proposta con altrettanto entusiasmo!
Ammetto di avere assegnato un voto di incoraggiamento. Attraverso la lettura di questo testo mi è arrivata forte l'intenzione dell'autrice: è emersa la sua volontà di raccontare una storia autentica, sentita, vissuta... e proprio perché non segue il filo della convenzionale narrazione romantica, c'è un'idea di base originale che mi è piaciuta molto.
Certo, il testo non possiede una struttura grammaticale di base che ho apprezzato particolarmente, ma ho riscontrato grande cuore in questa condivisione. Cuore che ho deciso di tentare di valorizzare per quanto questo Cafè me lo conceda.
È indubbio che ci sia da lavorare per "aggiustare il tiro", per rendersi comprensibili, forti anche nella narrazione spontanea. Maturare dal punto di vista stilistico e studiare tante piccole regole utili a rendere il nostro testo degno di essere letto da tutti.
Io naturalmente non posso che augurare il meglio a ClaudiaFlour96, sperando di leggere presto una revisione fatta a regola d'arte e proposta con altrettanto entusiasmo!
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