lunedì 19 marzo 2018

[Intervista] ClaudiaFlour96

Mi sento piccola eppure forte. Certa di stare per accomodarmi in un luogo magico, caldo, sicuro. Godrò di ogni dettaglio, mi lascerò confortare dal morbido tappeto e dalla affascinante attrattiva che ha su di me il fuoco.
Sei a tuo agio? Bene.
Allora cominciamo!

1) Hai scelto la Intimate Room. Hai quindi voglia di sondare i meandri più intricati della tua psiche o forse semplicemente tentare un viaggio nel tuo cuore e scoprirlo migliore di quanto tu non creda. Sai raccontarmi le motivazioni che ti hanno condotto in questa stanza?

Ho scelto questa stanza perché mi ha colpito, in particolare, la citazione di Gaial al-Din Rumi: "O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso". Scrivere mi ha servito a curare la mia anima. Attraverso i personaggi ho viaggiato con la mente e ho provato sentimenti che avrei voluto vivere nella realtà. Attraverso la stesura di Destini Incrociati ho capito che non si può scappare da se stessi perché prima o poi le tue paure e le tue ansie ti presentano il conto e solo tu puoi trovare il coraggio di affrontarle!

2) Parliamo di empatia. Pensi di pessederne? In che misura e perché? Riesci a farmi un esempio?

Empatia: un vocabolo che pochi sanno cosa significhi veramente! Oggi le persone sono sempre più prese dalla routine quotidiana, non si preoccupano veramente di come stanno coloro che li circondano. Siamo sempre concentrati su noi stessi e sul tempo che scorre così velocemente che non siamo in grado di cogliere le cose più importanti: attenzioni che ci piacerebbe ricevere o dedicare ad altri: un occhiolino, un sorriso di incoraggiamento, un abbraccio. Per me questa è empatia: capire le persone con uno sguardo. Empatia significa relazionarsi con gli altri, capirsi attraverso un semplice gesto!

3) Un esercizio per te. Chiedi alla persona che credi ti conosca meglio di definirti attraverso tre aggettivi. Condividili con me, e poi riflettici su per bene. Ora dimmi sinceramente: senti ti appartengano sul serio? Tu stessa avresti adoperato quei tre termini? Perché?

Ho chiesto ad una mia cara amica di descrivermi attraverso tre aggettivi. Lei mi ha risposto che sono buona, precisa e ambiziosa. Io stessa avrei adoperato questi termini. Ammetto che sono buona con i miei amici e i miei cari. Se loro sbagliano, cerco di farglielo capire. Sbagliare è umano, anche a me capita! Ma quando mi accorgo che in un rapporto di amicizia non c'è rispetto allora sono la prima a interromperlo! Sono precisa perché odio il disordine, anzi sono gelosa delle mie cose e questo è un difetto! Pensa che la mia stanza è definita un museo! Ambiziosa perché pretendo il meglio da me stessa, ma so riconoscere anche i miei limiti!

4) Qual è il personaggio con il maggior peso "introspettivo" all'interno della tua opera? Per quale motivo hai dato così tanto valore alla sua psicologia?

Il personaggio con il maggior peso introspettivo all'interno della mia opera è Sofia. Ho dato valore alla sua psicologia perché condivido quello che pensa, rispecchia la mia personalità. La cosa più difficile da scoprire è se esiste un posto adatto a te. Un posto in cui ti senti bene. Un posto in cui finalmente ti senti accettata così come sei. Attraverso l'esperienza di Sofia ho capito che se vuoi che gli altri ti amino devi prima amare te stessa, altrimenti ti sentirai sempre inadeguata. Devi prima accettarti come sei e, soprattutto, capire che nessuno è invincibile. Tutti noi abbiamo delle debolezze, l'importante è capire come superarle!

5) C'è un lato oscuro della tua personalità che non hai mai avuto il coraggio di condividere. Tutti ne hanno uno, è probabile che il lato migliore del nostro animo derivi dalla forza necessaria a contrastare il primo. Io ti chiedo di fare una scelta tra due gruppi. Puoi sceglierne uno solo e privarti dell'altro. Su quale ricadrebbe la tua scelta? Perché?
*Affetto - Orgoglio - Lealtà - Invidia - Successo - Intolleranza*
*Salute - Menzogna - Generosità -Solitudine - Intelligenza - Ira*

E' vero tutti noi abbiamo un lato oscuro della nostra personalità che non abbiamo il coraggio di condividere con gli altri. Se dovessi scegliere tra i gruppi che mi hai indicato, sceglierei l'affetto e la lealtà perché sono le basi di un rapporto di amicizia o di qualsiasi altro sentimento che possa essere duraturo. Tra il successo e l'intolleranza sceglierei il successo. Sarei falsa se dicessi il contrario! Tutti noi vogliamo raggiungere il successo perché vorremmo dimostrare agli altri quanto valiamo. Tra generosità e solitudine sceglierei la prima perché, come dice Sofia, non ha senso tenere per sé i privilegi non sapendo con chi condividerli! Un giorno saremo ricordati perché abbiamo amato, le cose materiali non ce li potremo portare con noi nell'aldilà! E' attraverso il nostro ricordo, che lasceremo nel cuore dei nostri cari, che continueremo a vivere.

6) Hai la possibilità di condividere la tua gioia più grande con una sola persona: di chi si tratta? Come ti senti nei confronti di coloro che non hai scelto?

Se avessi la possibilità di condividere la mia gioia più grande con una persona, questa persona sarebbe mia madre! Per me lei è un'amica, una sorella, una persona insostituibile. Voglio bene anche agli altri componenti della mia famiglia, ma con lei ho un rapporto speciale, come penso ce lo abbiano tutte le figlie con la propria madre!

7) Sapresti indicarmi un'opera che definiresti "la riproduzione cartacea di te stesso"?

E' difficile rispondere a questa domanda! Tra i tanti libri che ho letto mi sono identificata molto nel personaggio di Jane Eyre, scritto da Charlotte Bronte. Siamo entrambe persone semplici e sensibili. Quello che ci accomuna è che crediamo ingenuamente nell'amore perfetto. Nella vita bisogna combattere per ottenere ciò che vogliamo, perché nessuno ce lo offre su un piatto d'argento! Però io, a differenza di Jane, ho una bella famiglia anche se a volte mi fa arrabbiare!

8) Qual è l'emozione che vorresti suscitare nei tuoi lettori attraverso la tua opera? Perché?

L'emozione che vorrei suscitare nei miei lettori è quella di credere in loro stessi e di non arrendersi al primo ostacolo. Non importa quello che pensa la gente, l'importante è accettarci così come siamo!

9) Se non potessi avere a disposizione la via della scrittura, attraverso quale canale sapresti esprimere appieno la sincerità del tuo animo?

Se non potessi avere a disposizione la via della scrittura, sceglierei di esprimermi attraverso la musica. Mi piacerebbe, un giorno, imparare a suonare il pianoforte!

10) Ultima domanda. Hai a disposizione un foglio bianco e una sola risposta: scegli di scrivermi di te oppure del frutto del tuo lavoro? Ebbene, qualunque strada sceglierai, condividine i motivi con me.

Ho cominciato a scrivere Destini Incrociati quando ero al terzo anno di liceo. Un'età per me critica. Non mi sentivo a mio agio con i miei coetanei, ero molto timida e credevo poco nelle mie capacità. I giorni li trascorrevo studiando e, dal punto di vista scolastico, mi sentivo soddisfatta perché prendevo bei voti. Però avrei voluto provare nuove emozioni, per questo ho deciso di scrivere un romanzo, per estrinsecare i sentimenti che avevo paura di manifestare. La storia d'amore di Sofia e Michele è inventata, ma nel descrivere il coprotagonista maschile mi sono ispirata ad un ragazzo che conosco ... ma il nome non ve lo svelo!

Grazie infinite per il tuo tempo.

Nessun commento:

Posta un commento