lunedì 16 aprile 2018

[Intervista] EmmaBound

Anima, vorrei poter apprezzare la tua anima. E la mente, gli slanci emotivi e il cuore pulsante che c'è dietro ogni tuo comportamento.
Insegnami di te, permettimi di scoprirti.
Questo luogo dà conforto, e allora godiamo di ogni attimo (tè e Setteveli per noi!).
Cominciamo! Dieci domande per te.
 
1) Hai scelto la Intimate Room. Hai quindi voglia di sondare i meandri più intricati della tua psiche o forse semplicemente tentare un viaggio nel tuo cuore e scoprirlo migliore di quanto tu non creda. Sai raccontarmi le motivazioni che ti hanno condotto in questa stanza?
 
Innanzitutto, permettimi di ringraziarti per questa splendida opportunità, per avermi regalato la possibilità di lasciare a te e a tutti i tuoi lettori un pezzetto di me e del mio animo. E proprio di questo mi chiedi di parlare, oltre che della mia psiche, che personalmente reputo alquanto contorta, ma che potrebbe comunque sorprenderti. Sono qui, dinnanzi a questa splendida vista, sprofondata in questo meraviglioso divano bianco a sorseggiare il mio English breakfast con un cucchiaino e mezzo di miele di Acacia, perché voglio davvero scoprire se il mio cuore è effettivamente più speciale di quanto io lo ritenga in realtà. È un mio grosso limite, il fatto di mostrare i miei lati più intimi e profondi intendo, è sempre stata una delle mie paure più grandi, credo sia questa necessità di superare un ostacolo così grande ad avermi condotta qui. Oltre al desiderio di conoscere te, finalmente. Mi sudano le mani... me la allunghi una fetta di torta?

2) Parliamo di empatia. Pensi di possederne? In che misura e perché? Riesci a farmi un esempio?

Questa domanda mi ha spiazzato, mia dolce Mia. So per certo di essere una persona profondamente empatica, ma credo di riuscire a esserlo solamente con le persone di cui mi interessa davvero. Devi sapere che mi apro molto poco con chi mi circonda, ma quando decido di farlo è come se trasferissi la mia essenza, il mio animo, all'interno di una boccetta sottovuoto, per poi consegnarla nelle mani del fortunato che avrà l'arduo compito di avere a che fare con me. Ecco, quando la magia prende forma accadono cose singolari, come se me lo sentissi che qualcosa non mi torna, se penso a quella persona con la quale ho stretto un rapporto così speciale. Non entrerò nei dettagli, ma riesco a sentire se qualcuno a cui tengo non sta bene, anche se è distante e non me lo dice apertamente. Sento come un brivido, un tarlo nella testa che non mi molla... e alla fine mi dicono: ma come fai?!

3) Un esercizio per te. Chiedi alla persona che credi ti conosca meglio di definirti attraverso tre aggettivi. Condividili con me, e poi riflettici su per bene. Ora dimmi sinceramente: senti ti appartengono sul serio? Tu stessa avresti adoperato quei tre termini? Perché?

Mi hannodefinita: empatica, altruista e razionale. Di empatia e razionalità ti ho giàparlato prima... vedi che questa stanza è perfetta per me?! Per quanto riguardal'altruismo, posso dire di esserlo davvero. Se potessi mi accollereipersonalmente la sofferenza di chi amo, a occhi chiusi e senza pensarci duevolte. Mi hanno insegnato a condividere, a farsi in quattro per le persone acui vuoi bene e che rispetti, e poi, quando è nato Alessandro, ho capito chepotrei anche dare la mia vita per garantire la sua... ma forse questo è solo ilcuore di mamma a parlare.

4) Qual è il personaggio con il maggior peso "introspettivo" all'interno della tua opera? Per quale motivo hai dato così tanto valore alla sua psicologia?

Ilpersonaggio che arriverà a odiarmi per aver spiattellato ai lettori i lati piùfragili della propria personalità è indubbiamente il protagonista principale:Chris. In realtà, però, devo spifferarti un segreto: sto svolgendo unesperimento. Spero di riuscire a restituire al pubblico la realtà che circondaLex, il modo in cui lei carpisce il mondo che la attornia, attraverso gli occhidi Christopher, attraverso la sua mente e i suoi pensieri. È un'impresa ardua,ne sono cosciente, ma vorrei con tutto il cuore che chi legge di loro e dellaloro storia percepisca l'incanto di ciò che questa ragazza è in grado dimettere in atto: insegnare a lui come si deve guardare realmente alla vita,come possono essere vividi i colori delle emozioni che tanto si ostina arinchiudere in un angolo oscuro. 

5) C'è un lato oscuro della tua personalità che non hai mai avuto il coraggio di condividere. Tutti ne hanno uno, è probabile che il lato migliore del nostro animo derivi dalla forza necessaria a contrastare il primo. Io ti chiedo di fare una scelta tra due gruppi. Puoi sceglierne uno solo e privarti dell'altro. Su quale ricadrebbe la tua scelta? Perché?
- Affetto - Orgoglio - Lealtà - Invidia - Successo - Intolleranza
- Salute - Menzogna - Generosità - Solitudine - Intelligenza - Ira
 
Se dovessi scegliere un mondo, un'esistenza fatta solamente di valori appartenenti a uno di questi due gruppi, sceglierei sicuramente una dimensione intrisa unicamente di: affetto, orgoglio, lealtà, invidia, successo, intolleranza. La motivazione è semplice: non posso vivere senza affetto e lealtà. L'orgoglio lo sto sperimentando solo ultimamente, ma in chiave positiva direi, mentre per quanto riguarda l'invidia e l'intolleranza, beh... tenterei di combatterle con tutte le mie forze, semplicemente perché non mi appartengono, anzi, posso definirle l'antitesi perfetta di ciò che sono. D'altronde, una vita senza nulla contro cui combattere sarebbe noiosa, non trovi? Resta solamente il successo, e quello, è inutile negarlo, fa gola a qualunque essere umano.

6) Hai la possibilità di condividere la tua gioia più grande con una sola persona: di chi si tratta? Come ti senti nei confronti di coloro che non hai scelto?

La sceltaricadrebbe su mio marito, senza ombra di dubbio. È il mio migliore amico, ilmio confidente, la persona che ho scelto per camminare in equilibrio sul cigliodi questa vita (lo so che formalmente non è corretto :) ) che non sempre è facile da affrontare (sebbene nesia profondamente innamorata), l'uomo con cui ho regalato al mondo la partemigliore di me. A chi non ho scelto chiedo di comprendere: mi rammarico del fattodi aver dovuto scegliere, perché non amo ferire le persone a cui voglio bene,ma non mi sento in colpa per la decisione che il mio cuore mi ha spinto aoperare.

7) Sapresti indicarmi un'opera che definiresti "la riproduzione cartacea di te stesso"?

Credo sia "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie"... è essenzialmente ciò che incarna a renderla la riproduzione cartacea di me stessa. Per me, la scrittura e la lettura, rappresentano una fuga dalla realtà, dalla vita di tutti i giorni, dalla razionalità che contraddistingue il mio essere. Ebbene, sono una persona estremamente realista, a volte cinica, tanto necessito di vedere e distinguere ciò che mi circonda per come è fatto realmente. Il problema è che, ogni tanto, sento il bisogno di sognare, di lasciarmi alle spalle tanta rigidità per rifugiarmi in mondi nuovi, che profumino di libertà e non di legami, responsabilità e difficoltà.

8) Qual è l'emozione che vorresti suscitare nei tuoi lettori attraverso la tua opera? Perché?

Vorrei poter percepire i loro cuori battere. Lo so che è strano, ma vorrei essere certa saggiassero esattamente ciò che provo io mentre scrivo delle emozioni dei miei personaggi: vorrei sentirli singhiozzare con Chris, urlare con Lex, ridere per il pessimo senso dell'umorismo che mi ritrovo. Ecco, vorrei che toccassero con mano la vita che c'è nei miei protagonisti.

9) Se non potessi avere a disposizione la via della scrittura, attraverso quale canale sapresti esprimere appieno la sincerità del tuo animo?

Vuoi laverità? Non ne ho idea. Lasciami bere un goccio di tè che ho ciarlato troppo eho la gola secca... Dunque... Credo che se ne avessi avuto l'occasione avreiintrapreso la strada del pianoforte, è sempre stato un mio sogno. Tuttavia,devo rispondere che è solamente tramite la scrittura che il mio animo si èsempre espresso al meglio. La mangi quella fettina di Setteveli?

10) Ultima domanda. Hai a disposizione un foglio bianco e una sola risposta: scegli di scrivermi di te oppure del frutto del tuo lavoro? Ebbene, qualunque strada sceglierai, condividine i motivi con me.

Credo favoleggerei riguardo il mio scritto, di Chris e Lex, di quanto lui sia esternazione del mio essere, lo specchio della mia anima. Chris sono io in versione maschile, con qualche sfumatura romanzata, ovviamente. È quella parte di me che ho il terrore di mostrare, la versione debole e indecisa, quella che necessita di una guida per uscire dall'oscurità. Ti racconterei della difficoltà e della dedizione con cui sto scrivendo, dell'amore e della passione che ci sto mettendo per restituire alla carta ciò che ho nel profondo del cuore. Ti parlerei delle due persone meravigliose che mi hanno spinta a scriverla, questa storia d'amore, dell'eccitazione che mi infondono giorno dopo giorno, del loro tenermi per mano mentre mi arrampico su questa montagna che è "Dove inizia la fine del cielo".

Grazie infinite per il tuo tempo, EmmaBound, è stato illuminante, divertente e assolutamente piacevole passare del tempo con te.

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