Che tentazione, questa stanza! Un'attrazione senza pari.
Anche se ammetto di non esserne emotivamente coinvolta come è accaduto con altre.
Che sciocca... cosa dico... Lo spazio è per te. Quando sei pronto, accomodati pure dove preferisci e partiamo con le domande.
Ci sei? Bene, allora comincio.
Anche se ammetto di non esserne emotivamente coinvolta come è accaduto con altre.
Che sciocca... cosa dico... Lo spazio è per te. Quando sei pronto, accomodati pure dove preferisci e partiamo con le domande.
Ci sei? Bene, allora comincio.
1) Hai scelto la Spicy Room
in uno slancio emotivo istintivo o dopo l'attenta analisi di ogni
possibilità? Raccontami di te, sul perché ti senta così legato a
un'esperienza simile.
Perchè ho scelto la
Spicy Room? Perchè dopo aver guardato le altre stanze, ho concluso che
se avessi dovuto stare in una di esse a leggere un libro o a scrivere
avrei scelto senz'altro quella; perchè è luminosa ma non fredda; perche'
sembra uniformemente chiara, ma poi ti giri e ritrovi lampi di colore
che ti rallegrano; perchè è ampia ed io adoro gli spazi aperti e quei
tronchi dietro il divano mi danno l'impressione di un bosco che, anche
se spoglio può offrire riparo.
2) Cosa pensi riguardo la capacità espressiva? Credi di possederne? In quale misura?
La capacità espressiva è
importante, per uno scrittore in particolare, ma anche nella vita di
tutti i giorni. La considero importante perchè un linguaggio adeguato e
la capacità espressiva sono determinanti per poter sviluppare( e
approfondire) una conoscenza specifica degli argomenti insieme alla
capacità di analisi e sintesi. Io ho capacità espressiva? Spero di sì!
ma questo me lo devi dire che hai letto ciò che ho scritto!
3) Per la tua opera ti sei ispirato a luoghi particolarmente significativi? Potresti ambientarla altrove? Perché?
I luoghi che ho
descritto nella mia opera sono molto significativi per me. No, non
potrei ambientarla altrove. Perchè? Non lo so...questa storia è lì, che
preme in fondo al mio stomaco. A volte non scrivo per diverso tempo, e
poi, all'improvviso, ecco quella sensazione ....come uno strappo, che mi
scuote e mi porta in quei luoghi. no, non potrei ambientare questa
storia altrove.
4) Scegli la
migliore dote e il peggior vizio del personaggio che meno ami
all'interno della tua opera. Sapresti spiegare quanto di te c'è in
questa caratterizzazione?
Il personaggio che meno
amo è il padre di Claudia, la sua migliore dote l'essere infaticabile,
il peggior vizio l'arroganza e la misoginia, lo so sono due ma
indivisibili in quest'uomo. Di me non credo ci sia niente a parte,
forse, l'instancabilità, quel voler finire le cose a tutti i costi anche
se non ci regge in piedi.
5) Se è vero
che siamo la somma delle nostre scelte, ti andrebbe di condividere
quella più importante da te intrapresa per raggiungere la
consapevolezza di voler diventare uno scrittore?
Non c'è un preciso
momento in cui ho raggiunto la consapevolezza di voler diventare
scrittore, a ben pensarci forse non ce l'ho neanche oggi questa
consapevolezza. Io amo scrivere, da sempre, ma non ho mai fatto leggere a
nessuno i miei scritti, a meno che non si trattasse di articoli di
giornale. Ho cominciato a far vedere ciò che scrivo su Wattpad, grazie a
mia figlia che me lo ha fatto scoprire, non pretendo di essere uno
scrittore o un poeta, per me scrivere è sempre stata una valvola di
sfogo (se ti capiterà di voler leggere Niam- Sono solo parole del cuore-
lo capirai) anche se mi piace pensare che qualcuno possa leggere ciò
che scrivo ed emozionarsi.
6) Se potessi decidere tra fama e giovinezza, dove ricadrebbe la tua scelta? Perché?
Nessuna delle due. La
fama non mi ha mai attirata particolarmente. La giovinezza è giusto "che
fugga tuttavia" come diceva qualcuno.
7) Qual è il romanzo che ha accompagnato la tua crescita? Sai citarmi la frase più significativa per te, contenuta al suo interno?
Ho cominciato a leggere
all'età di quattro anni circa su fumetti (lasciati in giro dai miei zii)
da Paperino a Zagor, e sui fotoromanzi (lasciati in giro dalle zie) il
primo romanzo che mi ricordi di aver letto è stato la Capanna dello zio
Tom. Seguito da Piccole Donne, Canto di Natale ecc. La frase più
significativa? Quella che ricordo ancora oggi, anche se ho dimenticato
magari il resto del libro? E' quella che lancia Legrée il padrone di Tom
al giovane Giorgio che arriva al capezzale dello schiavo morente:«Alla
fin de' conti, quanto rumore per un negro morto». Ecco questa frase mi
ha sempre fatto infuriare allora come oggi.
8) Hai a disposizione una sola parola per descrivere il senso più profondo della tua opera.
Lacerante.
9) Se potessi dare un consiglio alla persona che eri 10 anni fa, quale sarebbe?
Magari consiglierei alla
me di dieci anni fa di essere un pò meno ingenua, un pò più egoista, un
pò meno empatica ma so bene che la me stessa più giovane mi riderebbe
in faccia dicendomi che la natura non si può cambiare.
10) Ultima domanda. Puoi scegliere di lasciare una parte di te ai posteri: saresti ricordato per un gesto o per un'opera?
Spero per un gesto. E che sia un gesto buono, che porti un sorriso.
Prima di lasciarti, ecco l'EXTRA richiesto: chi inviti a partecipare a un incontro qui nel Cafè Littéraire?
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