Appena ieri ho terminato "Cercasi Ben disperatamente" di Julia Romp, un libro che mi è stato regalato lo scorso Natale.
Trama
È un libro autobiografico nel quale l'autrice racconta delle proprie difficoltà nella comunicazione con il suo figlioletto affetto da autismo.
L'arrivo di Ben (un gatto pacioso dal pelo bianco e nero) cambierà completamente le vite dei due, sconvolgendo di fatto la quotidinità "muta" e difficoltosa che c'era fino a poco prima. Ben sarà in grado di fare da tramite tra il mondo e George (il piccolo bimbo autistico), aiutando quest'ultimo a comunicare.
Fino a quando l'idillio non verrà spezzato bruscamente dalla scomparsa del micio.
È un libro autobiografico nel quale l'autrice racconta delle proprie difficoltà nella comunicazione con il suo figlioletto affetto da autismo.
L'arrivo di Ben (un gatto pacioso dal pelo bianco e nero) cambierà completamente le vite dei due, sconvolgendo di fatto la quotidinità "muta" e difficoltosa che c'era fino a poco prima. Ben sarà in grado di fare da tramite tra il mondo e George (il piccolo bimbo autistico), aiutando quest'ultimo a comunicare.
Fino a quando l'idillio non verrà spezzato bruscamente dalla scomparsa del micio.
Recensione
Non è stato come me lo aspettavo! Non è brutto, s'intenda, ma su 280 pagine, il gatto praticamente viene perso a pagina 200, quasi! Insomma è stato dato un minor rilievo (seppur il racconto sia stato dettagliato anche in quella parte) alla perdita in sé del cucciolo, piuttosto che alla vita quotidiana in generale. Non che sia sbagliato, ma ho trovato che il titolo fosse poco azzeccato, rispetto al tema portante dell'intero libro: l'importanza di un animale nella vita di una persona.
Bisogna valutare, ovviamente, che l'autrice ha semplicemente raccontato la propria storia. Tale stile autobiografico può piacere come no e io non ne sono fervida amante, devo dire...
Tutto sommato si lascia leggere e la trama è lineare.
In alcuni punti non mi sono trovata d'accordo con l'autrice (sulle dinamiche della vita e l'essenza della spiritualità) ma, di fatto, questi dettagli sono stati di scarsa rilevanza e non sono stati una discriminante nella valutazione dell'intero testo, esulando dal tema principale.
Gli darei una bella sufficienza e lo consiglierei come lettura leggera.
Edito da Sperling & Kupfer (2011) conta 288 pagine e il prezzo si aggira sugli 8-10 euro.
Non è stato come me lo aspettavo! Non è brutto, s'intenda, ma su 280 pagine, il gatto praticamente viene perso a pagina 200, quasi! Insomma è stato dato un minor rilievo (seppur il racconto sia stato dettagliato anche in quella parte) alla perdita in sé del cucciolo, piuttosto che alla vita quotidiana in generale. Non che sia sbagliato, ma ho trovato che il titolo fosse poco azzeccato, rispetto al tema portante dell'intero libro: l'importanza di un animale nella vita di una persona.
Bisogna valutare, ovviamente, che l'autrice ha semplicemente raccontato la propria storia. Tale stile autobiografico può piacere come no e io non ne sono fervida amante, devo dire...
Tutto sommato si lascia leggere e la trama è lineare.
In alcuni punti non mi sono trovata d'accordo con l'autrice (sulle dinamiche della vita e l'essenza della spiritualità) ma, di fatto, questi dettagli sono stati di scarsa rilevanza e non sono stati una discriminante nella valutazione dell'intero testo, esulando dal tema principale.
Gli darei una bella sufficienza e lo consiglierei come lettura leggera.
Edito da Sperling & Kupfer (2011) conta 288 pagine e il prezzo si aggira sugli 8-10 euro.
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