<<Io sono certa di aver visto un coniglio col panciotto>> si ostina Francesca P., ormai stanca di ripetere per l'ennesima volta quel che è successo subito prima di salvarsi dall'enorme orologio a cipolla.
Le quattro ragazze non riescono a credere a ciò che è accaduto e si convincono sempre più che scappar via da quel luogo sia la cosa più giusta da fare. C'è però un problema: sembra proprio si siano chiuse in una dispensa e la porta pare bloccata.
<<Proviamo a parlare d'altro? A me 'sta storia del coniglio mette l'ansia>> sussurra Michela, che subito dopo si lascia attrarre da una bottiglia impolverata.
Circondate da numerose varietà di vini e formaggi, strane conserve e diverse decine di cassette di legno piene di frutta profumata e verdura di stagione, decidono di fermarsi ed aspettare l'arrivo delle altre. Al momento quello sembra essere il luogo più sicuro in cui trovarsi. Così, mentre Manuela è china a cercar lo stivaletto perduto, Angela si sporge tra gli scaffali alla disperata ricerca di qualcosa. Francesca P. dopo qualche attimo di stordimento si siede sul pavimento di mattonelle allungando la mano verso una succosa mela rossa posata in una cesta lì vicino assieme a tante altre.
<<Ragazze, vi rendete conto che in questa stanza ci sono bottiglie di vino rarissimo?>> dice Michela, che un po' se ne intende.
<<...e non parliamo di formaggi e tartufi! Questo scaffale ne è pieno!>> aggiunge Angela tra incredulità e meraviglia.
Manuela, che era rimasta un po' in disparte, all'improvviso domanda:
<<A voi com'è arrivato l'invito a questo appuntamento? Il mio... beh... è stato inaspettato!>>
<<Io, io... vi dico a me com'è accaduto!>> sorride ora Francesca P.
"La luce è scivolata via in un batter d'occhio, il giorno è terminato,
ma gli strascichi degli ultimi raggi di tramonto si fanno lunghi e con
essi le ombre delle case.
La primavera è stata generosa, per questo motivo Francesca P. è ancora indaffarata nella sua cucina a tagliuzzare verdure d'ogni colore e profumo mentre One
degli U2 si sente dolce in sottofondo. Leggera si muove tra i ripiani,
canticchiando e assaggiando spezie. A labbra chiuse segue la musica
imitandola, senza mai perdere una nota e - voltandosi verso il suo
pacioso gatto color perla e avorio - sorride orgogliosa per quel nuovo
piatto inventato. Ulisse, il gatto dagli occhi che sembrano disegnati,
sbadiglia rumorosamente e decide ch'è ora di scender dal bancone per
guadagnare una postazione più comoda. D'improvviso un rumore forte
seguito da un frusciante battito d'ali avverte la padrona di casa che
qualcuno (?) è appena entrato in casa. Ulisse alza le orecchie, mentre
Tarallino è più sveglio e con un balzo corre verso la fonte di rumore,
lasciando una scia di peli rossi dietro di sé.
Impugnando un cucchiaio di legno, Francesca P.
si fa coraggio e si muove con circospezione verso il salotto. Pochi
passi e l'immagine che le si para davanti le fa aprire la bocca dallo
stupore. Un enorme gufo reale è evidentemente entrato dal camino e ora
volteggia con difficoltà attorno al lampadario della stanza. Tarallino
lo punta ed appena riesce a vederlo a tiro fa un salto per provare ad
acciuffarlo. Evidentemente invano. L'uccello sembra stremato e quando
vede la ragazza apparire sull'uscio, si fionda su di lei lanciandole una
lettera in testa, quindi fugge via da dove è entrato. E' un rumore
sordo quello che subito si ode, tanto che poco dopo il pensiero che
aleggia nell'aria è che il caminetto si sia inghiottito il povero
animale notturno!
Francesca P. è senza parole,
pietrificata, quasi non respira e con occhi incantati continua ad
osservare i suoi gatti che ora annusano l'ultimo posto dove hanno visto
il volatile. Tra le sue mani il cucchiaio di legno che sarebbe servito
come arma per difendersi e una lettera di carta spessa sigillata da una
medaglia di cera rossa. C'è il suo nome sopra."
<<Quindi tu vuoi dirmi che l'invito t'è arrivato via gufo!>> alza gli occhi al cielo Angela.
<<Sì, in effetti sì! M'è arrivato via gufo! Credi che non ci sia rimasta di stucco anch'io? Credi abbia perso il senno?>> alza un po' la voce Francesca P., poi però recupera la sua eleganza e un po' sorride, quindi pensa a qualcosa e poi chiede <<A te com'è arrivato l'invito?>>.
<<Il mio è stato assolutamente normale!>> risponde con calma Angela.
"La descrizione di un attimo parte piano alle 6.30 di ogni mattina. Angela l'ha impostata come sveglia, sapendo che non avrebbe potuto sceglier melodia più bella.
Quella mattina il suono si diffonde come un'aura calda, invogliando anche la piccola di casa a svegliarsi presto. Alissa ha già preparato pancakes e waffle e ora sta infornando gli ultimi croissants. Un profumo inebriante invade la casa, rendendo l'aria leggera e positiva.
Angela bacia dolcemente la sua bambina e dando il primo morso al suo cornetto sfogliato, le fa un occhiolino d'apprezzamento. La colazione scorre veloce; c'è tanto da fare e una applepie da preparare. Tutti gli ingredienti sono in fila, il tavolo è sgombro d'ogni altra cosa e quattro mani sono già all'opera tra pesi, misure e mele da sbucciare.
La bruna cannella sporca i nasi, la farina si posa sui capelli, ma all'ora di pranzo una profumatissima torta è pronta e come tanti anni prima facevano le nonne, ora è sul davanzale a raffreddarsi.
Un fischiettio si sente in lontananza, Angela non resiste e comincia ad imitarlo. Le ricorda qualcosa ma non riesce a focalizzare cosa. La melodia si fa sempre più vicina, quando d'un tratto si sente suonare il campanello di casa. Due volte.
La piccola di casa si lancia ad aprir la porta e dopo pochi minuti ritorna in cucina dalla mamma con una grossa busta in mano per lei e la notizia che il postino è in ferie: questo è un sostituto. Ha un nome strano e difficile da ricordare ed è basso come un nanetto."
La bruna cannella sporca i nasi, la farina si posa sui capelli, ma all'ora di pranzo una profumatissima torta è pronta e come tanti anni prima facevano le nonne, ora è sul davanzale a raffreddarsi.
Un fischiettio si sente in lontananza, Angela non resiste e comincia ad imitarlo. Le ricorda qualcosa ma non riesce a focalizzare cosa. La melodia si fa sempre più vicina, quando d'un tratto si sente suonare il campanello di casa. Due volte.
La piccola di casa si lancia ad aprir la porta e dopo pochi minuti ritorna in cucina dalla mamma con una grossa busta in mano per lei e la notizia che il postino è in ferie: questo è un sostituto. Ha un nome strano e difficile da ricordare ed è basso come un nanetto."
<<Certo, il tuo invito è arrivato in modo assolutamente normale!>> si fa sarcastica Francesca P..
<<Volete sapere invece a me com'è arrivato?>> chiede Michela.
<<No, no... prima io!>> fa Manuela.
Le altre restano interdette, non sanno che rispondere, quindi nel dubbio tacciono.
Manuela non aspetta oltre e batte i talloni, toccandoli due volte, poi dice:
<<Così m'è arrivata!>> e ripete il gesto con i piedi.
Le tre non capiscono ma sgranano gli occhi, allora Manuela fa spallucce e inizia a spiegare.
<<Era pomeriggio, un paio di settimane fa, batto i tacchi tra loro e mi cade in testa un busta!>> racconta senza pathos <<Non so da dove sia sbucata... ricordo solo che ero al parco e avevo le Converse rosse ai piedi!>> conclude.
<<Ok...>> fa Michela <<... ora vi racconto la mia?>> dice con occhi luminosi.
<<Sì, certo! Dicci!>> fa FrancescaP., mentre Angela annuisce e Manuela piega la testa di lato in attesa.
Michela si sporge un po', poi stringe gli occhi per ricordare e d'un tratto dice soltanto:
<<...era il fantasma del Natale passato... o presente... no, non ne sono sicura!>>.
Si morde il labbro e pensa ancora, poi aggiunge <<Ok, non lo ricordo... so che una mattina appena sveglia, ho trovato la busta sul comodino... - riflette - ...ricordo di aver pensato ch'era stato tutto un sogno!>>.
<<No, no... prima io!>> fa Manuela.
Le altre restano interdette, non sanno che rispondere, quindi nel dubbio tacciono.
Manuela non aspetta oltre e batte i talloni, toccandoli due volte, poi dice:
<<Così m'è arrivata!>> e ripete il gesto con i piedi.
Le tre non capiscono ma sgranano gli occhi, allora Manuela fa spallucce e inizia a spiegare.
<<Era pomeriggio, un paio di settimane fa, batto i tacchi tra loro e mi cade in testa un busta!>> racconta senza pathos <<Non so da dove sia sbucata... ricordo solo che ero al parco e avevo le Converse rosse ai piedi!>> conclude.
<<Ok...>> fa Michela <<... ora vi racconto la mia?>> dice con occhi luminosi.
<<Sì, certo! Dicci!>> fa FrancescaP., mentre Angela annuisce e Manuela piega la testa di lato in attesa.
Michela si sporge un po', poi stringe gli occhi per ricordare e d'un tratto dice soltanto:
<<...era il fantasma del Natale passato... o presente... no, non ne sono sicura!>>.
Si morde il labbro e pensa ancora, poi aggiunge <<Ok, non lo ricordo... so che una mattina appena sveglia, ho trovato la busta sul comodino... - riflette - ...ricordo di aver pensato ch'era stato tutto un sogno!>>.
***
NOTA: I nomi, i personaggi, i luoghi e gli eventi raccontati sono frutto della fantasia dell'autore, pertanto eventuali riferimenti a fatti e/o persone (laddove non specificato e se già in pertinenza richiesto agli interessati) è puramente casuale. Questo testo è di proprietà dell’autore ed è protetto dalla legge sul diritto d’autore n.633/1941 e successive modifiche. Come da disclaimer presente in "A piedi nudi nel Cafè Littéraire" ne è vietata ogni riproduzione, copia, pubblicazione o redistribuzione totale o parziale previa richiesta all'autore stesso.
♥
ma qui la faccenda si fa intrigantissima!! intanto sono contenta di essere arrivata in ritardo così mi sono letta tutti i primi 3 capitoli di un solo fiato e me li sono goduti! :D certo che adesso però sono qui con lo stomachino che chiede anche il quarto!!!! cara amica mia hai una capacità di scrittura che è sorprendente! mi tieni incollata allo schermo e i miei pensieri oggi saranno tutti per te, aspettando con trepidazione la prossima puntata!! <3
RispondiEliminaElenina dolce! Mamma mia mi commuovo...
Elimina...ho purtroppo dovuto posticipare la pubblicazione dei "capitoli" successivi, ma arrivano eh?
Grazie di cuore per questo commento, non ho davvero parole che possano spiegare quanto mi abbiano emozionata! Grazie ancora! :*
Sempre sempre più intrigante...fortuna che posso leggerli uno via l'altro..altrimenti non avrei avuto la pazienza di aspettare...:)
RispondiEliminaE diciamo che ora la sto mettendo a dura prova! *_*
EliminaMea culpa!